Apprendistato e sicurezza sul lavoro
Dibattito organizzato da Fondazione ENGIM Piemonte Ets in occasione della presentazione del Bilancio Sociale 2021
L’evento è inserito all’interno della 13° edizione delle Settimane della Sicurezza organizzate da “Sicurezza e Lavoro”
Questa mattina il Collegio degli Artigianelli ha ospitato APPRENDISTATO E SICUREZZA SUL LAVORO, dibattito organizzato da Fondazione ENGIM Piemonte Ets in occasione della presentazione del Bilancio Sociale 2021. L’evento è organizzato in collaborazione con “Sicurezza e Lavoro” ed è inserito all’interno della 13° edizione delle Settimane della Sicurezza.
Al dialogo sono intervenuti il presidente di Fondazione ENGIM padre Antonio Teodoro Lucente, l’assessora al lavoro e alle politiche per la sicurezza della Città di Torino Giovanna Pentenero, il prof. Daniele Marini dell’Università degli Studi di Padova, Pietro Viotti della Direzione Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Piemonte e Massimiliano Quirico, direttore di Sicurezza e Lavoro, moderati da Marco Muzzarelli, direttore nazionale ENGIM.
«Eliminare le diseguaglianze attraverso la promozione del lavoro dignitoso, un lavoro che si prende cura delle relazioni: è questo il tentativo di ENGIM di rispondere alla sfida che abbiamo di fronte. Questo è il significato dei numeri che leggete nel Bilancio Sociale di ENGIM: sono numeri sempre in divenire perché siamo un ente dinamico» – ha dichiarato in apertura padre Antonio Lucente, presidente di Fondazione ENGIM. «L’auspicio è di riuscire a convertirci alla condivisione, perché solo condividendo si moltiplicano le occasioni, le opportunità; convertirci all’ospitalità per dilatare l’esperienza della condivisione; convertirci alla interdipendenza degli uni con gli altri».
«Formare persone per le esigenze delle aziende, vuol dire intendere l'apprendistato come opportunità per l'azienda stessa» secondo l’assessora della Città di Torino Giovanna Pentenero. «Le imprese fanno ancora fatica a tradurre le proprie esigenze in bisogni formativi e aiutarle è anche un po’ la sfida delle istituzioni e degli enti formativi».
«Gli apprendistati complessivi avviati nel 2022 al 5 dicembre hanno coinvolto 18196 maschi e 13410 femmine. Oltre 31 mila assunti a fronte dei 15 mila nel 2015, quindi si è più che raddoppiato confermando un trend in forte crescita che possiamo considerare correlato alla riduzione del 3% dei Neet in Piemonte relativo al 2021 sul 2022» – ha spiegato Pietro Viotti della Regione Piemonte. «Di questi 550 circa sono apprendisti di I livello, che quindi conseguono una qualifica o un diploma professionale. Circa 2000 giovani sono stati assunti negli ultimi 6 anni nell’apprendistato di alta formazione e ricerca in circa 800 imprese; il 50% di queste assunzioni sono correlate a programmi di innovazione e ricerca con l’utilizzo del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e l’80% di questi profili sono riconducibili alle competenze richieste dall’industria 4.0. I percorsi si distribuiscono tra master universitari di I e II livello (che hanno coinvolto circa 1000 ragazzi), percorsi di Its (oltre 400 ragazzi) e circa 60 dottorati di ricerca; il resto sono lauree».
«I Tutor di Sviluppo Professionale dell'ente formativo possono essere supervisori e antenne attente al livello di sicurezza dell'impresa che accoglie gli apprendisti» – ha aggiunto Massimiliano Quirico di Sicurezza e Lavoro. «I Tutor sono la figura ponte, di supporto degli apprendisti che magari non hanno la forza di chiedere sicurezza nel mondo del lavoro. Dobbiamo garantire loro un graduale e sicuro passaggio ».
«La cultura della sicurezza e una formazione su questi temi deve richiedere la massima attenzione alle imprese e agli enti formativi» – ha concluso Marco Muzzarelli, direttore Fondazione ENGIM. «Come ente formativo ci rendiamo conto che forse sarebbe opportuno strutturare una check-list per i nostri tutor perché riescano a interpretare i segnali di un’impresa sicura o meno».
Hanno portato la loro testimonianza due ex allievi apprendisti Chadi Khaldi e Samuele Facchini, il tutor di Sviluppo Professionale ENGIM Fabrizio Rosa Clot e Antonio Manarello del gruppo Gerla.
Per rivedere l'evento è possibile visionarlo sul canale youtube di Fondazione Engim.
I DATI dell’ANNUAL REPORT 2020 di Fondazione ENGIM Piemonte
Con l'occasione è stato presentato il Bilancio Sociale 2021 di ENGIM Piemonte, con cui la fondazione regionale illustra le attività, i progetti, le strategie e i risultati ottenuti nel corso dell’esercizio 2021 con l’obiettivo di fornire, negli anni, un quadro sempre più dettagliato degli impatti generati dalle attività in ambito economico, sociale e ambientale e quindi di sostenibilità.
Nel 2021 le attività di formazione professionale di ENGIM Piemonte hanno coinvolto 1961 allievi in 128 corsi, con un successo formativo che si attesta a 412 qualifiche e diplomi professionali conseguiti. Nel 2021 sono stati avviati 41 contratti di apprendistato. È pari al 73% il numero di allievi occupati a due anni dal diploma. ENGIM ha deciso di integrare nei propri obiettivi strategici gli obiettivi quantitativi europei che prevedono di portare questa percentuale all’82% entro il 2025.
Sul territorio sono operative le imprese formative BARtigianelli e AgriENGIM. Nato a fine 2020 ed ospitato all’interno del Collegio Artigianelli a Torino, BARtigianelli è gestito dagli allievi del corso di operatore di sala e bar della sede formativa Torino Artigianelli e permette loro di apprendere in un ambito scuola/lavoro. AgriENGIM è l’Impresa formativa della sede di Chieri che impegna gli allievi, tramite borse-lavoro, nella produzione ortofrutticola e florovivaistica e nella trasformazione agroalimentare su un terreno di quattro ettari.