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ENGIM Piemonte: da associazione a fondazione

Continua il processo di trasformazione di ENGIM da associazione a fondazione.

È ancora in corso l’istruttoria della Prefettura di Torino per il riconoscimento della personalità giuridica di ENGIM Piemonte utile a completare l’iter di trasformazione dell’ente avviato dall’Assemblea dei Soci il 23 luglio, come annunciato nella nostra precedente comunicazione

Questa trasformazione non modifica in nulla la ragione sociale di “ENGIM Piemonte” con stesso indirizzo di sede legale, codice fiscale e partita IVA; restano confermati il Presidente e il procuratore e proseguono con la stessa validità tutti i rapporti commerciali, i contratti e le pattuizioni in essere.

Le motivazioni della scelta

Cogliendo l’opportunità offerta dalla riforma del terzo settore ENGIM ha avviato questa trasformazione per assumere, una volta inserito nel RUNTS,  la qualifica di Ente del Terzo Settore, perseguendo le finalità NO PROFIT espresse nella nuova riforma del settore. La scelta di trasformare le associazioni ENGIM nasce innanzitutto per dotarsi di una struttura organizzativa più “solida” al passo con i tempi ed in grado di accompagnare l’ENGIM stesso nei prossimi anni.  In quest’ottica la riforma del terzo settore rappresenta un’opportunità per ripensare alla valenza e alla ricaduta sociale delle attività dell’ENGIM.

La parola a Antonio Teodoro Lucente, presidente ENGIM Piemonte

“La formazione professionale – spiega Antonio Teodoro Lucente  Presidente ENGIM Piemonte - è per noi e per i giovani che incontriamo una delle migliori opportunità per dare autonomia, attraverso il lavoro, a tutti coloro che si rivolgono ai nostri servizi.

Non si tratta solo più di organizzare corsi pensando all’importanza di dare un attestato finale, ma di incrementare l’occupabilità delle persone che si rivolgono a noi attraverso un percorso formativo o i nostri servizi al lavoro.

L’accesso al Registro Unico degli Enti del Terzo Settore ci richiamerà costantemente a riflettere sui nostri valori di riferimento in un rapporto nuovo con la Congregazione di San Giuseppe e questo potrà avvenire non solo nelle modalità che ci hanno caratterizzato in questi anni, ma anche attraverso la definizione di un nostro codice etico che proverà a definire le nostre modalità operative verso l’esterno, ma anche verso tutti gli operatori ENGIM che ogni giorno scelgono di operare con i giovani dei nostri centri di formazione e che rischiano di essere una delle categorie più fragili del nostro territorio”.

Vi terremo aggiornati attraverso i nostri canali! #staytuned

 

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