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I riflettori sulla formazione professionale in Italia

Dagli ultimi documenti del CEDEFOP emerge un interessante quadro relativamente alla formazione professionale italiana. Dai dati acquisiti alla fine del 2017 il numero di giovani che intraprendono percorsi professionali (e in questo caso è necessario inserire tutti i soggetti: Istituti Professionali e Centri di Formazione Professionale regionali) sono superiori al numero di giovani che intraprendono percorsi di formazione generale come ad esempio i licei.
La formazione continua (Lifelong Learning) in Italia si muove ancora lentamente e dietro a paesi molto simili a noi, come la Spagna. La media delle persone in formazione continua è ancora lontana dagli obiettivi europei del 15% attestandosi a valori dell’8%.
Un dato confortante vine invece dall’abbandono scolastico che si avvicina al target fissato dal livello nazionale (16%) attestandosi al 13.8% sebbene sia comunque ancora lontano dal target Europa2020 del 10%.
E’ interessante notare che la maggiorparte dei giovani che trova lavoro (il 64%) proviene da percorsi di formazione professionale. Quest’ultimo dato evidenzia l’importanza di questa tipologia di percorsi per la finalizzazione all’inserimento lavorativo, rispetto a percorsi generici.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ultimo dato interessante da prendere in considerazione è l’aumento dei tirocini “extracurriculari” pagati, se nel 2012 contavamo 185 mila tirocini attivati, nel 2015 se ne registrano 348 mila, complice l’avvio del programma europeo Garanzia Giovani. E il 2017 potrebbe segnare il record: i dati sono in aggiornamento ma viaggiamo verso le 370 mila attivazioni. Un raddoppio in 5 anni.
Il popolo degli stagisti con ‘paga’ sta quindi crescendo e ragionando in termini d’età emerge un altro elemento . Se è vero che circa il 75 per cento dei tirocini è svolto da under 29 anni c’è un 11,4 per cento di tirocinanti over 40.

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