IN PARI: pronti a partire!
Boom di adesioni degli studenti e studentesse universitari al progetto di peer education “In pari – Tutoring Online Program”. L’idea è replicare questa iniziativa anche per i prossimi anni.
Tra i partner coinvolti nella realizzazione di questo progetto innovativo ci siamo anche noi di ENGIM, incaricati di identificare e coordinare i supervisor.
Scopriamo di più su questa iniziativa di peer education insieme a Franca Maino, presidente Fondazione Ufficio Pio, capofila del progetto.
Ci puoi raccontare il progetto per chi ancora non lo conosce?
“In pari – Tutoring Online Program” è un’iniziativa innovativa di tutoring online per contrastare la povertà educativa e promuovere l’inclusione nelle aree interne della città Metropolitana di Torino. A partire da febbraio 2025 gli studenti e le studentesse universitari selezionati affiancheranno, in un modello di tutoring online uno-a-uno, ragazze e ragazzi delle scuole secondarie di primo grado per 3 ore a settimana, per 12 settimane e 36 ore complessive. Il supporto dei tutor volontari riguarda materie fondamentali come l’italiano, la matematica e l’inglese, ma va oltre il semplice aiuto scolastico: l’obiettivo è rafforzare la motivazione, l’autostima e le competenze trasversali degli studenti.
Quali sono le figure coinvolte?
Le figure coinvolte sono: i tutor (gli student* universitari); i tutee (studenti e studentesse delle scuole medie) e i supervisor. I tutor partecipano a un percorso formativo strutturato, organizzato dal Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino, che affronta temi di pedagogia, relazione educativa e potenziamento cognitivo. Inoltre, ogni coppia tutor-tutee è seguita da un supervisor ed è qui che entra in gioco ENGIM in quanto, attraverso la nostra sede di Torino Artigianelli, saremo noi a individuare queste figure centrali che garantiscono il monitoraggio e il supporto costante durante il percorso.
Gli studenti e le studentesse - si mira a coinvolgerne 300 ma le candidature ricevute sono state molte di più - avranno quindi modo di rafforzare competenze trasversali e soft kills fondamentali nel mondo del lavoro e riceveranno un open badge al termine del progetto che ne attesta il possesso. I tutee sono gli studenti delle scuole secondarie di primo grado dei comuni della Città Metropolitana selezionati: sono stati coinvolti 23 Istituti Comprensivi delle aree più periferiche della Città Metropolitana, le quali a oggi hanno indicato oltre 600 tra ragazze e ragazzi della scuola secondaria di primo grado, candidati a ricevere l’aiuto di altre e altri studenti più grandi per migliorare il proprio rendimento scolastico.
Quali sono i punti di forza del progetto?
Senza ombra di dubbio la collaborazione tra diversi enti - pubblici, del TS e fondazioni – che favorisce un approccio integrato e sostenibile, capace di rispondere alle specifiche necessità delle comunità educanti coinvolte. Noi, come Fondazione Ufficio Pio ci occupiamo del coordinamento del progetto, gestendo il reclutamento, la formazione e il supporto dei tutor in collaborazione con i partner.
In questo progetto siamo supportati da Fondazione Compagnia di San Paolo, che crede fermamente nel contrasto all’abbandono scolastico e nel ruolo dei volontari, da Fondazione per la Scuola, che ha coordinato le scuole coinvolte, oltre 23, in questa iniziativa, e da Fondazione LINKS che supervisiona l'aspetto tecnologico del progetto. Ci tengo a sottolineare che il progetto prevede anche un sostegno economico per le famiglie a basso reddito coinvolte per l’acquisto di device e la connessione Internet.
La buona riuscita del progetto dipende anche dal’apporto di partner esterni: ENGIM Artigianelli Torino, che organizza e gestisce il team di Supervisor della coppia tutor-tutee, LEAP Bocconi – Harvard Kennedy School (LABORATORY FOR EFFECTIVE ANTI-POVERTY POLICIES), che si occupa della valutazione di impatto del progetto e del matching tutor-tutee, le università torinesi, Unito e il Politecnico che - oltre alla formazione dei gruppi di tutor hanno promosso il progetto tra suoi studenti/esse.
Sono inoltri coinvolti Fondazione Cariplo, CIAI – Centro Italiano Aiuti all’Infanzia, WeSchool e naturalmente i 23 IC delle aree interne della provincia di TO (Valli montane: Val Chisone, Canavese, Val Susa e Val Sangone): aderiscono al progetto e segnalano gli alunni; creano un’alleanza educativa con i tutor; partecipano alla ricerca controfattuale.